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dessert/ Dolci/ Maiala effige/ Ricetta straniera

Pavlova crema di limone e kiwi… per me la torta della bontà

6 Maggio 2010
Pavlova crema di limone e kiwi - Cardamomo & co
(In questo post: Pavlova crema di limone e kiwi senza glutine)
 
Se qualcuno pensa che io sia una donna fortunata, dopo quello che ho scritto nel post precedente, devo proprio smentirlo, perché così non è.
Anche se devo confessarlo se per caso c’è una sola eventualità che una cosa non bella accada, 100 volte su 100 succede proprio a me! E così mi capita di scegliere sempre l’unica camicia difettosa in un negozio di gran lusso, di prendere la confezione di panna con una scadenza dopo tre anni, di aprirla e di trovarla inacidita; di riuscire a posteggiare vicino casa dopo due lunghe ore di attesa e di trovare la multa perché la ruota si avvicinava leggermente alla striscia blu; di partecipare a svariati give away (vero Sarah??? vero extramamma??? solo per citare gli ultimi) e non essere sorteggiata!
Non solo, anche quando decido di partecipare a un contest con premiazione per le migliori ricette, riesco sempre a scegliere quella sbagliata, perché non vince (altrimenti sarebbe quella giusta!).
 
E vi ho mai detto di quando sono caduta dalle scale della scuola?
E non quando ero una studentessa, ma bensì da insegnante! Era il primo anno che insegnavo e quindi ero abbastanza giovane da essere vicina all’età dei miei alunni. Arrivai quasi alla fine dell’anno dopo aver presentato esposto, perché il mio posto avevano pensato bene di darlo a quella dopo di me… dopo un mese di persecuzioni all’impiegata della Provincia, che ogni giorno, quando mi vedeva, le veniva un gran mal di pancia, finalmente mi restituirono il maltolto. Ma, qualcuno non gradì e così il giorno in cui mi dovevo presentare a scuola, arrivai con il piede fasciato e le stampelle per una escoriazione del 4° grado alla pianta del piede, dovuto al cambio di stagione delle scarpe (mai successo prima e mai più successo dopo, nemmeno con le stesse scarpe…). Mi faccio il mio ultimo mese di supplenza fra mille sacrifici. Partivo la mattina alle sei dalla stazione centrale di Palermo, per raggiungere in tempo la scuola a Cefalù. Ahimè, scoprì con terrore che non esistono (o esistevano) taxi in quella cittadina ridente (“è tutto così vicino” mi fu data come risposta) e quindi non mi restò che chiamare a scuola e dire se qualcuno poteva venirmi a prendere … Un santo bidello si immolò per la causa e così non persi la supplenza conquistata con tanta fatica! Passò il mese e gli ultimi giorni di scuola passarono nel trambusto generale di una ristrutturazione.
L’ultimo giorno di scuola, mentre scendevo allegramente quelle scale che non avrei più rivisto, il tacco (sempre con il tacco io!) si incastrò in un gradino, facendomi precipitare per ben due rampe… Non vi dico il rumore. Si fermarono pure gli operai… Accorsero tutti i bidelli (grazie a Dio, di studenti, neanche l’ombra), spaventatissimi (forse per il risarcimento che avrei potuto richiedere?) Mi soccorsero in mezzo ad una mia bella crisi di risate isteriche impossibili da trattenere e per forza decisero che mi serviva un bicchiere d’acqua. Mai scelta fu meno indicata. Io cercavo di rifiutare di berla, ma loro insistevano e più io rifiutavo e ridevo, più loro insistevano. Per farla breve, accettai. Mai scelta fu meno saggia. Appena il primo sorso si trovò all’interno della mia bocca, una crisi mi salì dallo stomaco e sentì di non poterla trattenere…
Morale della favola: spruzzai l’acqua tutta addosso ai bidelli, che a quel punto mi tolsero il bicchiere dalle mani e mi lasciarono lì a terra. Il bidello misericordioso (l’unico rimasto… altrimenti non si sarebbe guadagnato il titolo) mi disse: “Professoressa, arrivò col piede fasciato e se ne sta andando col piede rotto, meno male che è finita!” Che avrà voluto dire???
E siccome anche la dieta che seguo ormai da un mese, non sta portando i risultati sperati (neanche un chilo ho perso e ho bandito tutti i carboidrati, pane, pasta, biscotti e dolciumi vari, dalla diete), oggi vi posto un bel dolce che ho dimenticato di far partecipare al contest “La torta della bontà”…
 
Pavlova crema di limone e kiwi - Cardamomo & co

Pavlova crema di limone e kiwi – Cardamomo & co

PAVLOVA CREMA di LIMONE e KIWI

Vi do gli ingredienti come li ha dati Monica Bianchessi su Alice.

Ingredienti:
3 albumi di uova grandi
150 gr. di zucchero semolato
1 cucchiaio di maizena
1 cucchiaino di aceto di vino bianco

Procedimento:
Montare gli albumi a neve con un pizzico di sale. Appena montati aggiungere a poco a poco lo zucchero, poi la maizena, e infine l’aceto. Foderare quindi una teglia (meglio la placca del forno) con carta forno e formare, con gli albumi montati a neve ben ferma, un cerchio lasciando i bordi più alti rispetto al centro. Mettere in forno ventilato a 120° per 2 ore ca. (io l’ho fatto cuocere un po’ meno e dopo la prima ora ho abbassato a 100°… da questo dipende la colorazione della meringa). Quando è pronta, farla freddare e poi preparare la crema e adagiarla sopra.

Procedimento BIMBY

  • 220 g di zucchero
  • 110 g di albumi (3 albumi circa)
  • 1 cucchiaino di aceto
  1. Mettere nel boccale lo zucchero e polverizzare: 20 sec./vel. 10. Riunire sul fondo con la spatola.
  2. Posizionare la farfalla. Aggiungere gli albumi e montare: 10 min./37°C/vel. 2. Nel frattempo aggiungere lentamente dal foro del coperchio il cucchiaino di aceto. Lasciare riposare nel boccale per 5 minuti.
  3. Nel frattempo preriscaldare il forno a 140°C. Rivestire la placca del forno con carta forno.
  4. Continuare a montare: 8 min./37°C/vel. 2. Togliere la farfalla.
  5. Trasferire la meringa sulla placca precedentemente preparata, dando una forma rotonda (Ø 25 cm circa).
  6. Con l’aiuto di un cucchiaio, tirare il composto dal centro verso l’esterno in modo che sia più basso al centro e più alto verso i bordi: si dovrà formare una sorta di cestino.
  7. Cuocere in forno caldo per 10 minuti (140°C). Abbassare poi la temperatura a 100°C. Continuare la cottura in forno caldo per 2 ore (100°C), senza mai aprire il forno. Lasciar raffreddare dentro al forno spento e chiuso.

Per la crema:
1 lattina di latte condensato
¼ litro di panna
il succo di 3 limoni
Mescolare tutti gli ingredienti insieme poi ricoprire la pavlova. Quindi tagliare i kiwi a rondelle e decorare (magari un po’ meglio di come ho fatto io…) la torta. E’ semplicemente fantastica!
Consiglio: la meringa può essere fatta anche il giorno prima, ma bisogna decorarla solo all’ultimo minuto, perché altrimenti può inumidirsi! Però, è buona anche il giorno dopo…. se rimane!

Oppure potete fare il LEMON CURD con il Bimby TM6

  • 240 g di zucchero
  • 150 g di succo di limone, spremuto fresco e filtrato
  • la scorza (la sola parta gialla) di un limone
  • 120  g di burro a pezzi
  • 3  uova medie (circa 53-63 g l’una)
 

Procedimento

  1. Mettere nel boccale lo zucchero, il succo di limone, il burro e le uova, impostare Addensare /80°C.
  2. Trasferire il lemon curd in vasetti con chiusura ermetica e lasciare raffreddare prima di chiudere completamente i vasetti con il tappo o utilizzare per decorare la pavlova
  3. Conservare in frigorifero fino a 4 settimane.

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22 Comments

  • Reply
    Morena
    11 Maggio 2010 at 18:58

    Dopo averla provata, ho deciso che la pavlova è la torta più buona del mondo!!!Favolosa questa versione con crema al limone…Buonissima!!!

  • Reply
    Damiana
    8 Maggio 2010 at 20:40

    Professoressa lei con le cadute è messa peggio di me.Ma mica siamo delle sfigate….cose che capitano a tutte noi povere strampalate.Chissà poi per i sorteggi se basta solo la foruna…Un bacio prof e buona domenica!

  • Reply
    Sandrina
    8 Maggio 2010 at 20:07

    Mi vien voglia di dare un morso a quella bella immagine, credo che la proverò.Anche io messa tra i preferiti.Complimenti!Ciao

  • Reply
    Cinzia
    8 Maggio 2010 at 15:38

    Uhmmmm!!!! I blogs di cucina…adorabili!
    Ti metto fra i miei preferiti!
    Ciao
    Cinzia

  • Reply
    Alessandra
    8 Maggio 2010 at 5:51

    Che bella Stefania!!E' anche un dolce sano secondo me!

  • Reply
    Yori
    7 Maggio 2010 at 22:05

    I love pavlova! *_*
    Complimenti :)!

  • Reply
    Elena
    7 Maggio 2010 at 17:34

    Stefi grazie pr esserti fatta scoprire.Anche per te, vedo, la cucina è una scusa per raccontarsi e raccontare.
    Stavo leggendo anche i vecchi post ma mi ci vorrebbe una giornata intera mi rifarò un poco alla volta.
    A presto

  • Reply
    Acquolina
    7 Maggio 2010 at 16:43

    hai mai visto il film "la capra", ti ricorda molto… 😀
    sicuramente in quella scuola non ti dimenticheranno!
    questa pavlova è perfetta per consolarsi, così bella e golosa!!!!
    per la dieta non so cosa dirti, io non dimagrisco ma la mia dieta è moooolto elastica, forse l'unica cosa è l'attività fisica, è anche il risultato di una ricerca recente, dovrò decidermi, tanto la dieta non riesco a farla!

  • Reply
    stefania.confidential
    7 Maggio 2010 at 14:42

    ..speriamo che porti bene ! :)) mi hai fatto proprio sorridere con piacere….ciao

  • Reply
    alessandra
    7 Maggio 2010 at 14:04

    Buooona!!! e bella la tua torta, complimenti.
    Baci Alessandra

  • Reply
    Micaela
    7 Maggio 2010 at 13:57

    bellissima questa torta… mi ricorda quando ero piccola e sfogliavo i ricettari insieme a mia mamma e le chiedevo: "cosìè la pavlova?" e lei puntualmente "è troppo difficile, vai avanti!"… un bacione.

  • Reply
    daniela
    7 Maggio 2010 at 13:07

    Stefi, giuro, mi fai morire: la orta è bellissima , vero, ma il ytuo racconto è proprio il massimo!! mi metti sempre di buon umore e se c'è una cosa che serve è proprio rilassarsi sorridendo! Grazie bella signora con i tacchi!
    Dani

  • Reply
    Glu.fri cosas varias sin gluten
    7 Maggio 2010 at 10:15

    Scusa sai ma mi sono proprio divertita con il tuo post sulle sfighe varie.
    E scusa l'italiano aulico ma quando ce vo' ce vo'! Quella solo sfiga la puoi chiamare.
    Se ti puo' consolare l'altro giorno mente c'erano degli amici di mio padre che mi aiutavano a scaricare 150 scatole di un trasloco e mentre io avevo l'alto onore di indicare ove posizionare cotanta merce mi tocco la cintura dei pantaloni, cosi', tanto per costatare che mi sono un po' stetti. Mi si aggancia il pollice agli stessi e non riesco piu' a sfilarlo via ! Inizio a sentire un certo dolorino, cerco di tirare via la mano ma mi resta attaccata ai pantaloni. Non capisco ma mi adeguo, mollo i bicipiti dei signori e corro da mia madre urlando: per favore tagliami! Lei interdetta cerca di evitare di fare a pezzi la figlia, io insisto. Lei corre a prendere un paio di forbici e sorretta da qualche potenza divina, visto che era pure senza occhiali, riesce a sgangiare la graffetta della tintoria che mi aveva arpionato il pollice dai famosi pantolini. Resto con la graffetta impiantata nella carne e con un coraggio da leone la tiro via sotto lo sguardo perplessi degli traslocatori per caso. Roba da chiodi…anzi da graffette.
    A questo punto tu non sai quanto mi mancava una palvlova !!! Ma quanto e' buoba la pavlova, la benedizione dei celiaci. Questa mi sa che appena rietro in terra gaucha te la rifaccio…! Baci dalle terre marchigiane (per ora)

  • Reply
    luby
    7 Maggio 2010 at 9:32

    dai su che non sei la sola!!!
    se a me dicono di non toccare una cosa in quanto delicata, si rompe, è fragile…"mi raccomando" me lo dicono in coro!
    ecco…io in quel preciso momento non riesco a stare a freno, ho come le formiche addosso e così….distruggo!
    per sentirmi sempre dire…ma te lo avevo detto di stare ferma e non toccare!
    quando compero bicchieri ne compero due servizi uguali, tanto lo sò che a fine anno se ne salva uno…forse…
    complimenti per il dolce 🙂

  • Reply
    roberta
    7 Maggio 2010 at 9:12

    scusa ma non riesco a smettere di ridere….manco fossi caduta io dalle scale!!!! Ottimo dolce…
    Buona giornata

  • Reply
    Vale
    7 Maggio 2010 at 7:56

    bellissimo dolce… uao!!

    mi hai strappato una risata con il racconto delle tue disavventure!

  • Reply
    Alem
    7 Maggio 2010 at 7:37

    🙂 🙂
    scusami ma ridacchio!!
    Mi sono immaginata la scena 🙂 🙂

  • Reply
    La Gaia Celiaca
    7 Maggio 2010 at 7:26

    la pavlova è il mio prossimo dolce, aspettavo l'estate per avere della frutta un po' decente, ma appena arrivano delle buone fragole…

    sono bellissime e buonissime. e poi finalmente potrei accontentare mia figlia, a cui la meringa piace così tanto

    i tuoi racconti sono sempre così divertenti, stefania.

    sai che quest'anno anch'io dopo pochi giorni dall'inizio della scuola (scuola nuova lontana da casa) mi sono storta una caviglia. sarà il karma delle scuole lontane da casa?

  • Reply
    Alessandra
    7 Maggio 2010 at 6:50

    che strano questo dolce….sarei curiosa di provarlo!

  • Reply
    dolceamara
    7 Maggio 2010 at 6:29

    Quanto a sfiga credo di essere ai tuoi livelli, ma lasciamo perdere va che è meglio e consoliamoci con questa meraviglia di pavlova 🙂

  • Reply
    Lo
    7 Maggio 2010 at 6:15

    uhhhhhhhhhhhhhhhhhh uhhhhhhh…però la dieta non ha funzionato nemmeno con me…ho deciso che non ero adatta a lei e l'ho dimenticata…or apalestra e basta….e va meglio! …e ora stai attenta!!! e tuffiamoci nella tua delizia che fa bene al cuore
    un bacione

  • Reply
    RicetteAmoreFantasia
    6 Maggio 2010 at 22:08

    Mmmm mi hai quasi convinta, che di fattore B non ne hai abbastanza….per fortuna che niente ti ferma!! Sei proprio un tipo in gamba!
    Ciao

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