Una pizza romana, chiamata pinsa, dalla forma allungata e che si può farcire a piacimento sia a crudo che in cottura.
In una ciotola (meglio se avete un'impastatrice) versate il lievito madre e scioglietelo con una parte si acqua.
Quindi aggiungete la farina e mescolate aggiungendo il resto dell’acqua lentamente.
Appena l'acqua sarà assorbita unite l'olio a filo e infine il sale. Continuate a lavorare l'impasto fino a quando sara bello setoso.
Lasciate lievitare l’impasto all’interno della ciotola in cui avete impastato per circa 15/20 minuti chiudendo con pellicola o con un coperchio in silicone.
A questo punto io l'ho messo a riposare in frigo per riprenderlo l'indomani mattina. Se invece volete farlo la mattina per la sera, lasciatelo a lievitare per circa 3/4 ore (dipende dalla temperatura esterna e con questo caldo ci sta pochissimo).
Trascorso questo tempo, riprendete l’impasto e versatelo delicatamente su un piano leggermente oliato.
Con una spatola ricavate 4 pezzi, ciascuno del peso di circa 260/270 grammi e con le mani unte formate dei panetti rotondi senza strapazzare l’impasto. Se l'impasto è morbido come il mio versate l'impasto direttamente nelle ciotole unte, di uguale misura, con l'aiuto della spatola.
Sistemate le ciotole all’interno di 2 o 3 portatorte con coperchio alto (grazie Anna Lisa, e a sua volta Maria Rosa, per questa brillante idea!) e mettete a lievitare in forno spento per circa 1 ora e mezza a 25/28° (io con la lucina accesa).
Estraete le tortiere dal forno molto delicatamente senza aprirle e lasciatele continuare a lievitare perché è il momento di accendere il forno per scaldare la pietra refrattaria (o una teglia). Mettete la pietra sulla griglia e posizionatela sull'ultima altezza disponibile impostando la funzione grill a 280° (o alla massima temperatura del vostro forno, il mio 250°).
Dal momento in cui il forno raggiunge la temperatura calcolate almeno 40 minuti per scaldarla.
Mentre scaldiamo la pietra, prepariamo il condimento desiderato.
Trascorso il tempo di riscaldamento i panetti saranno intanto diventati più o meno così.
Preparate 4 fogli di carta forno e infarinateli leggermente con farina di riso finissima.
Ungete una spatola con olio Evo e staccate delicatamente i bordi del panetto rovesciandolo sulla carta.
Ungetevi anche le mani e cominciate a stendere il panetto piano con la punta delle dita. Sentirete le bolle d'aria sotto i polpastrelli e, si raccomanda Anna Lisa di non scoppiarli, ma portateli delicatamente verso l'esterno.
Stendete dunque la pinsa in forma ovale e completate con un filo d'olio.
Portate il forno su ventilato alla massima temperatura e spostate la griglia con la pietra sul secondo gradino del forno (partendo dal basso).
Infilate la pala (o il para schizzi) sotto la carta da forno e posizionate il tutto sulla pietra. Dopo qualche minuto, quando l'impasto sarà un po' colorito, sfilate la carta e continuate la cottura per qualche minuto finché la pinsa non apparirà gonfia e colorata.
Ripetete l'operazione prelevando i panetti di volta in volta (purtroppo a me ne entra solo una alla volta sulla pietra e anche sulla teglia) poi "condite a piacere".