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Fagioli verdi mung, doppiamente buoni

26 Novembre 2019

 

Io amo i fagioli, tutti i tipi. E nel mio blog trovate diverse ricette che li hanno per protagonisti. 

Da poco ho scoperto anche i fagioli verdi mung, che oltre ad essere buoni, fanno anche tanto bene all’organismo e soprattutto benissimo ai muscoli. 

Li conoscete? Forse ne avrete sentito parlare più come soia verde. Ma sono impropriamente chiamati soia, perché sono dei veri e propri fagioli. E sicuramente ne avrete sentito parlare come germogli di soia. Che, sì, vengono proprio da questi fagioli.

Da quando sono caduta e ancora non mi sono ripresa del tutto, sto cercando tutte le alternative valide per farmi passare questo dolore che non mi abbandona.

Così, oltre alla fisioterapia e alla ginnastica, che odio, sono passata al consumo dei fagioli verdi mung, perché a tavola riesco molto meglio che in palestra.

Oltre a consumarli in magnifiche zuppe, che io amo alla follia, ho scoperto che esiste anche una pasta ai fagioli verdi mung, fra l’altro (e direi non cosa da poco) senza glutine (oh yeah!). Così il cervello è bello che ingannato, perché pensa di mangiare pasta e invece sta consumando legumi.

Fra l’altro, ho anche scoperto che sono indicati per le donne in menopausa. E visto che l’età c’è, perché non approfittarne?

Cosa sono e come si utilizzano i fagioli verdi mung?

Innanzitutto sono nati in India e le ricette indiane ne fanno un largo uso. Poi si sono diffusi in Cina e in tutto il sud-est asiatico, fino ad arrivare in America… e dall’America a noi. 

Essendo un super food è ampiamente utilizzato da vegetariani e vegani nelle minestre e per fare i burger, perché sono ricchi di proteine e quindi molto nutrienti.

Sono anche ricchi di vitamine e di scorie, per cui aiutano l’intestino, ma, in contemporanea sono poveri di grassi e hanno un basso indice glicemico per cui perfetti per una dieta ipocalorica, e questo, per me, assume un immenso valore.

Come si usano.

Questi fagioli sono perfetti come sostituti di altri legumi, quindi possono essere usati esattamente come gli altri.

Non hanno bisogno di ammollo, e questo è un innegabile vantaggio, ma se lo fate si accorciano i tempi di cottura e risultano più digeribili. Se poi, insieme mettete anche un pezzetto di alga Kombu, risulteranno ancora più digeribili (ma questo vale per tutti i legumi).

Si possono cuocere tuffandoli in acqua bollente direttamente, o in brodo, dopo però averli sciacquati abbondantemente, ma salate solo alla fine per evitare che si induriscano durante la cottura.

Sono perfetti da utilizzare dall’antipasto al dolce. Oltre che prelibate minestre e vellutate, si accompagnano bene al riso e alla pasta, si possono fare anche le polpette, ottimi curry e possono costituire il ripieno di dolcetti indiani (che presto sperimenterò). Io, ad esempio, ho usato i fagioli in questa torta.

Però si possono anche far germogliare e mangiarli con l’insalata, ad esempio.

Per fare questo dovete metterli in ammollo per 24 ore, coprirli con pellicola e lasciarli al buio (al riparo da parenti pasticcioni che possano metterli in pericolo, rovesciando il contenuto) e, trascorso questo tempo, dovete scolarli e coprirli con uno strofinaccio pulito ma con una trama che lasci passare la luce.  Quindi riportateli nel posto buio e lasciate germogliare per altre 24 o 48 ore (al massimo) e saranno pronti per essere mangiati.

 

Foto di Jonathan Rios da Pexels

 

 

 

 

 

 

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